Data-Driven Mindset

Negli ultimi anni, abbiamo assistito a una crescita esponenziale dei dati generati dalle aziende, ma ancora troppo spesso molti di questi dati rimangono non strutturati, non efficientemente utilizzati e quasi sempre non vengono sfruttati appieno. L’adozione di un approccio data-driven è un processo che coinvolge molti asset aziendali e che può richiedere un determinato sforzo in termini di risorse ma è oggi l’unico reale cambiamento che può aiutare le aziende a sfruttare il potenziale dei loro dati e a migliorare le loro performance e crescita. È una questione di sopravvivenza: sono innumerevoli gli studi – tra cui quelli di Mckinsey, Gartner e Forbes – che dimostrano come le aziende che non adotteranno le tecniche di Data Science e AI per migliorare e automatizzare i loro processi saranno destinate ad essere superate dalla concorrenza. 

Ma cosa significa essere “data-driven”? È in primis acquisire un mindset orientato ai dati, ovvero sviluppare la capacità di tradurre i problemi di business in domande a cui i dati possano rispondere. È importante acquisire l’abitudine al test and learn: ogni errore è un’opportunità di apprendimento. 

L’adozione di questa cultura dei dati, oltre ad un approccio e ad una visione ben definita, si basa sull’adozione di tecnologie in rapida evoluzione che necessitano di essere comprese per poi essere introdotte nel modo più efficiente per massimizzare il loro impatto e ottenere reali benefici. Tecnologie come le Regressioni, gli Alberi Decisionali, le Reti Neurali e il Deep Learning, le Serie Temporali e le nuove frontiere aperte dalla Generative AI. Solo attraverso una formazione adeguata, le aziende possono sviluppare le competenze necessarie per sfruttare al 110% il potenziale dei loro dati.