Nel panorama attuale dello sviluppo software e dell’innovazione tecnologica, Python si conferma come un linguaggio imprescindibile, capace di adattarsi alle esigenze di ogni ambito, dal web development all’AI fino all’apprendimento automatico. La sua flessibilità, la ricchezza delle sue librerie e il supporto di una community estremamente attiva fanno sì che Python rappresenti il punto di partenza ideale per chiunque voglia cimentarsi nel mondo del machine learning e della data science. In questo articolo esploreremo in maniera approfondita le 7 migliori librerie Python da usare per il machine learning, fornendo non solo una panoramica sulla loro importanza e sui casi d’uso reali, ma anche esempi pratici per installarle e iniziare subito a sperimentare. Se desideri approfondire ulteriormente cos’è Python e come utilizzarlo, ti consigliamo di visitare questo articolo su Python.

Le 7 migliori librerie Python indispensabili per il machine learning

NumPy: gestione avanzata di array e matrici

Considerata da molti come la spina dorsale del calcolo scientifico, NumPy permette la manipolazione e l’elaborazione di array e matrici con un’efficienza e una velocità impensabili con le strutture dati native del linguaggio. L’importanza di NumPy risiede nella sua capacità di fornire una base solida per lo sviluppo di algoritmi complessi, migliorando la produttività, in particolar modo degli specialisti in data science, grazie a operazioni vettorializzate e all’utilizzo ottimizzato della memoria. Questo è uno degli esempi più eclatanti di come Python, con le sue moltissime librerie, possa semplificare compiti che altrimenti richiederebbero lunghi e complicati cicli di codice.

Immaginate di dover elaborare grandi quantità di dati numerici per un progetto di analisi predittiva; in questo contesto, NumPy si presenta come uno strumento indispensabile, grazie alla sua capacità di eseguire calcoli matematici complessi in maniera estremamente rapida. Un caso d’uso tipico è rappresentato dal calcolo di trasformate di Fourier o dall’esecuzione di operazioni di algebra lineare in modelli statistici. La libreria è infatti particolarmente apprezzata in ambito scientifico e di ricerca per la sua efficienza e precisione, rendendo la manipolazione di dati multidimensionali non solo fattibile, ma anche estremamente performante. 

L’adozione di NumPy nel proprio workflow non solo ottimizza le prestazioni dei processi di calcolo, ma permette anche di sviluppare applicazioni di machine learning e deep learning con una solida base numerica, rendendo Python il linguaggio dell’AI e del Machine Learning. È evidente come la capacità di gestire grandi dataset in maniera efficiente rappresenti un vantaggio competitivo in molti ambiti, dal testing alla prototipazione di modelli predittivi, e come NumPy si ponga al centro di questa rivoluzione tecnologica. Chi desidera approfondire ulteriormente il funzionamento di questa libreria potrà leggere anche l’articolo su cos’è NumPy, dove vengono illustrati in maniera dettagliata i vari aspetti del suo utilizzo.

Di seguito, è riportato un esempio di come Numpy ci permette di eseguire velocemente operazioni matematiche:

 import numpy as np

# Creazione di una matrice 3x3
matrice = np.array([[1, 2, 3],
                    [4, 5, 6],
                    [7, 8, 9]])
print("Matrice originale:")
print(matrice)

# Calcolo della media lungo ogni riga (asse 1)
media_righe = np.mean(matrice, axis=1)
print("\nMedia per ogni riga:", media_righe)

# Calcolo della deviazione standard lungo ogni colonna (asse 0)
std_colonne = np.std(matrice, axis=0)
print("\nDeviazione standard per ogni colonna:", std_colonne)

# Prodotto scalare tra due vettori
vettore1 = np.array([1, 2, 3])
vettore2 = np.array([4, 5, 6])
dot_product = np.dot(vettore1, vettore2)
print("\nProdotto scalare tra vettore1 e vettore2:", dot_product)

# Trasposizione della matrice
trasposta = np.transpose(matrice)
print("\nMatrice trasposta:")
print(trasposta)

# Calcolo del determinante (funziona solo per matrici quadrate)
determinante = np.linalg.det(matrice)
print("\nDeterminante della matrice:", determinante)

 

 

Pandas: analisi e manipolazione dei dati

Pandas è una libreria di Python essenziale per lavorare con dati strutturati, offrendo strumenti potenti per l’analisi e la manipolazione dei dataset. In un’epoca in cui la gestione dei dati è fondamentale per la creazione di modelli predittivi e per l’analisi di fenomeni complessi, Pandas si conferma uno strumento indispensabile. La sua capacità di gestire dati eterogenei, uniti a una sintassi semplice e intuitiva, lo rendono una delle migliori librerie di Python per la data science e il machine learning.

L’importanza di Pandas va ben oltre la semplice manipolazione dei dati: essa permette di trasformare dataset complessi in strutture dati facilmente analizzabili, rendendo possibile l’estrazione di informazioni preziose per decisioni strategiche. Un caso d’uso tipico riguarda la pulizia e la normalizzazione dei dati, attività indispensabili prima di procedere con l’addestramento di modelli di machine learning. In questo contesto, la capacità di Pandas di aggregare, filtrare e trasformare i dati in modo rapido ed efficiente è un vero e proprio game changer per data scientist e analisti di dati. Sse desideri approfondire ulteriormente le potenzialità di questa libreria e capire nel dettaglio come gestire dataset complessi, ti invitiamo a leggere l’articolo cos’è Pandas, dove vengono esposti numerosi esempi pratici e casi d’uso reali. 

Di seguito, è riportato un esempio di manipolazione di un dataset mediante la libreria Pandas:

 

import pandas as pd

# Creazione di un DataFrame fittizio con dati sulle vendite
data = {
    'Prodotto': ['A', 'B', 'A', 'C', 'B', 'A'],
    'Quantità': [10, 15, 7, 10, 5, 3],
    'Prezzo': [100, 150, 100, 200, 150, 100]
}
df = pd.DataFrame(data)
print("DataFrame originale:")
print(df)

# Aggiunta di una nuova colonna 'Totale' calcolata come prodotto di 'Quantità' e 'Prezzo'
df['Totale'] = df['Quantità'] * df['Prezzo']
print("\nDataFrame con colonna 'Totale':")
print(df)

# Raggruppamento per 'Prodotto' e aggregazione della somma di 'Quantità' e 'Totale'
grouped = df.groupby('Prodotto').agg({'Quantità': 'sum', 'Totale': 'sum'}).reset_index()
print("\nDati aggregati per prodotto:")
print(grouped)

# Ordinamento dei prodotti in base al totale delle vendite in ordine decrescente
grouped_sorted = grouped.sort_values(by='Totale', ascending=False)
print("\nProdotti ordinati per totale vendite (decrescente):")
print(grouped_sorted)

 

Scikit-learn: algoritmi di machine learning pronti all’uso

Quando si parla di machine learning, è impossibile non citare Scikit-learn, una libreria che ha saputo unire semplicità e potenza in un unico strumento. Scikit-learn offre un’ampia gamma di algoritmi pronti all’uso, che spaziano dalla regressione alla classificazione, passando per tecniche di clustering e riduzione della dimensionalità. Questo rende la libreria una delle migliori librerie di Python per il machine learning, facilitando la sperimentazione e l’implementazione di modelli complessi con pochissimo codice.

L’importanza di Scikit-learn risiede nella sua capacità di rendere accessibili algoritmi complessi anche a chi è alle prime armi con il machine learning, grazie a una documentazione dettagliata e ad esempi pratici che illustrano ogni singolo passaggio. 

La semplicità di integrazione e l’ampia comunità di sviluppatori che supporta Scikit-learn ne fanno uno strumento estremamente affidabile, capace di accelerare il processo di sviluppo dei modelli di machine learning. Questa libreria si rivela particolarmente utile per coloro che sono alla ricerca di una soluzione pronta all’uso per analizzare dati complessi e ottenere previsioni accurate, dimostrando ancora una volta perché imparare a usare Python rappresenti un’ottima opportunità di lavoro e di crescita professionale nel settore della tecnologia. Chi desidera approfondire l’argomento può consultare l’articolo cos’è SciKit-Learn, che offre una panoramica completa delle funzionalità e dei casi d’uso più comuni.

di seguito, è riportato un breve esempio che dimostra quanto velocemente è possibile implementare ed usare un modello di machine learning con Scikit-learn (In questo caso un Random Forest):

 

from sklearn.datasets import load_iris
from sklearn.model_selection import train_test_split, GridSearchCV
from sklearn.ensemble import RandomForestClassifier
from sklearn.metrics import classification_report, accuracy_score

# Caricamento del dataset Iris
iris = load_iris()
X, y = iris.data, iris.target

# Divisione in training set e test set
X_train, X_test, y_train, y_test = train_test_split(X, y, random_state=42)

# Inizializzazione del classificatore RandomForest
rf = RandomForestClassifier(random_state=42)

# Definizione della griglia dei parametri per la ricerca
param_grid = {
    'n_estimators': [10, 50, 100],
    'max_depth': [None, 3, 5]
}

# Ricerca dei migliori iperparametri con GridSearchCV (utilizzando 3-fold cross-validation)
grid_search = GridSearchCV(rf, param_grid, cv=3, scoring='accuracy')
grid_search.fit(X_train, y_train)

# Visualizzazione dei migliori parametri trovati
print("Migliori parametri:", grid_search.best_params_)

# Predizione sul test set e valutazione del modello
predictions = grid_search.predict(X_test)
print("\nAccuratezza sul test set:", accuracy_score(y_test, predictions))
print("\nReport di classificazione:")
print(classification_report(y_test, predictions))

 

TensorFlow: deep learning scalabile

TensorFlow rappresenta una delle soluzioni più avanzate e scalabili per il deep learning, ed è stato sviluppato con l’obiettivo di affrontare problemi complessi di intelligenza artificiale in maniera efficiente e modulare. Questa libreria, creata originariamente da Google, permette di costruire reti neurali profonde e di gestire l’addestramento di modelli di deep learning su dataset di dimensioni enormi, sfruttando la potenza di calcolo di CPU e GPU. La capacità di TensorFlow di scalare in ambienti di produzione lo rende indispensabile per chi lavora con progetti di intelligenza artificiale e machine learning di livello enterprise.

L’importanza di TensorFlow va oltre il semplice utilizzo in ambito accademico o di ricerca: la libreria è ampiamente adottata in contesti industriali, dove è necessaria una soluzione robusta e flessibile per l’implementazione di modelli predittivi complessi. Grazie alla sua architettura modulare, infatti, TensorFlow permette di costruire modelli personalizzati che possono essere facilmente adattati alle specifiche esigenze del progetto.

Nel codice seguente è riportato un breve esempio di creazione di una rete neurale con tensorflow:

 

import tensorflow as tf
import numpy as np

# Creazione di dati dummy: 100 campioni, 4 feature e 3 classi
X_train = np.random.rand(100, 4)
y_train = np.random.randint(3, size=(100,))

# Conversione delle etichette in one-hot encoding per la classificazione
y_train_onehot = tf.keras.utils.to_categorical(y_train, num_classes=3)

# Definizione di un modello sequenziale con due layer nascosti
model = tf.keras.Sequential([
    tf.keras.layers.Dense(16, activation='relu', input_shape=(4,)),
    tf.keras.layers.Dense(16, activation='relu'),
    tf.keras.layers.Dense(3, activation='softmax')
])

# Compilazione del modello specificando ottimizzatore, funzione di perdita e metriche
model.compile(optimizer='adam', loss='categorical_crossentropy', metrics=['accuracy'])

# Visualizzazione del sommario del modello
model.summary()

# Addestramento del modello per 20 epoche
history = model.fit(X_train, y_train_onehot, epochs=20, batch_size=8, verbose=1)

# Valutazione del modello sui dati di training (per scopi dimostrativi)
loss, accuracy = model.evaluate(X_train, y_train_onehot, verbose=0)
print("\nAccuratezza del modello TensorFlow:", accuracy)

 

PyTorch: versatilità per il machine learning dinamico

PyTorch si è rapidamente affermato come una delle librerie più innovative e dinamiche per il machine learning, grazie alla sua architettura orientata alla flessibilità e alla capacità di gestire reti neurali dinamiche in maniera intuitiva. La sua popolarità, soprattutto nel campo della ricerca accademica, è dovuta al fatto che permette di eseguire operazioni di backpropagation in modo semplice e di modificare il grafo computazionale al volo, offrendo così un ambiente estremamente versatile per la sperimentazione e lo sviluppo di modelli avanzati.

Un aspetto particolarmente interessante di PyTorch è la sua integrazione nativa con tecnologie di calcolo accelerato, che consente di sfruttare al massimo le potenzialità delle GPU per addestrare modelli complessi in tempi ridotti. Un caso d’uso esemplare riguarda la sperimentazione di reti neurali ricorrenti per l’elaborazione del linguaggio naturale, dove la flessibilità del framework permette di modificare la struttura del modello durante l’addestramento per adattarsi a dati di natura altamente variabile. Questo approccio dinamico e modulare rappresenta una vera e propria rivoluzione nel modo in cui vengono sviluppati gli algoritmi di machine learning, rendendo PyTorch una scelta privilegiata per i progetti di ricerca e sviluppo innovativi.

La versatilità di PyTorch si sposa perfettamente con l’approccio modulare e orientato agli oggetti di Python, facilitando la scrittura di codice pulito ed efficiente. In questo contesto, investire tempo nell’apprendimento di PyTorch rappresenta non solo un’ottima opportunità di lavoro, ma anche una scelta strategica per rimanere al passo con le ultime innovazioni del settore.

Di seguito, viene riproposto lo stesso esercizio svolto in tensorflow ma sviluppato con l’utilizzo di pytorch:

 

import torch
import torch.nn as nn
import torch.optim as optim
import numpy as np

# Impostiamo i semi per la riproducibilità
torch.manual_seed(42)
np.random.seed(42)

# Creazione di dati dummy: 100 campioni, 4 feature
X_train_np = np.random.rand(100, 4).astype(np.float32)
# Creazione delle etichette: valori interi compresi tra 0 e 2 (3 classi)
y_train_np = np.random.randint(0, 3, size=(100,))

# Conversione dei dati numpy in tensori PyTorch
X_train = torch.from_numpy(X_train_np)
y_train = torch.from_numpy(y_train_np).long()  # CrossEntropyLoss richiede etichette come long

# Definizione del modello: due layer nascosti con 16 neuroni ciascuno e un layer di output con 3 neuroni
class SimpleClassifier(nn.Module):
    def __init__(self):
        super(SimpleClassifier, self).__init__()
        self.fc1 = nn.Linear(4, 16)   # Primo layer: da 4 a 16 neuroni
        self.relu = nn.ReLU()         # Funzione di attivazione ReLU
        self.fc2 = nn.Linear(16, 16# Secondo layer: 16 neuroni in ingresso e in uscita
        self.fc3 = nn.Linear(16, 3)   # Layer di output: 3 neuroni per le 3 classi

    def forward(self, x):
        x = self.fc1(x)
        x = self.relu(x)
        x = self.fc2(x)
        x = self.relu(x)
        x = self.fc3(x)  # In uscita verranno restituiti i logits (valori non normalizzati)
        return x

# Istanziamo il modello
model = SimpleClassifier()
print("Struttura del modello:")
print(model)

# Definizione della funzione di perdita (CrossEntropyLoss gestisce internamente la softmax)
criterion = nn.CrossEntropyLoss()
# Utilizziamo l'ottimizzatore Adam
optimizer = optim.Adam(model.parameters(), lr=0.01)

# Parametri per il training
num_epochs = 20
batch_size = 8
num_samples = X_train.size(0)

# Ciclo di training
for epoch in range(num_epochs):
    # Mescoliamo gli indici dei campioni per creare batch casuali
    permutation = torch.randperm(num_samples)
    epoch_loss = 0.0
    for i in range(0, num_samples, batch_size):
        optimizer.zero_grad()  # Azzeriamo i gradienti
        indices = permutation[i:i+batch_size]
        batch_X, batch_y = X_train[indices], y_train[indices]
        
        # Forward pass: calcoliamo le predizioni
        outputs = model(batch_X)
        # Calcoliamo la perdita confrontando le predizioni con le etichette vere
        loss = criterion(outputs, batch_y)
        # Backward pass: calcoliamo i gradienti
        loss.backward()
        # Aggiorniamo i pesi
        optimizer.step()
        
        epoch_loss += loss.item()
    avg_loss = epoch_loss / (num_samples / batch_size)
    print(f"Epoch {epoch+1}/{num_epochs}, Loss: {avg_loss:.4f}")

# Valutazione del modello sui dati di training
model.eval()
with torch.no_grad():
    outputs = model(X_train)
    # Le predizioni sono ottenute scegliendo l'indice con il valore massimo (logit)
    _, predicted = torch.max(outputs, 1)
    correct = (predicted == y_train).sum().item()
    accuracy = correct / num_samples

print(f"\nAccuracy del modello PyTorch sui dati di training: {accuracy:.4f}")

 

Matplotlib e Seaborn: visualizzazione dei dati

Nel mondo del machine learning e della data science, la capacità di visualizzare in maniera efficace i dati è fondamentale per l’analisi e la comunicazione dei risultati. Matplotlib, affiancato da Seaborn, offre una soluzione completa per la creazione di grafici e visualizzazioni avanzate, consentendo agli sviluppatori di trasformare dati complessi in immagini chiare e di impatto. Queste librerie rappresentano uno degli strumenti principali per la rappresentazione visiva delle informazioni, permettendo di individuare pattern, tendenze e anomalie in maniera immediata e intuitiva.

L’importanza di Matplotlib e Seaborn è evidente in molteplici casi d’uso: dalla semplice rappresentazione di dati aggregati alla creazione di dashboard interattivi per il monitoraggio di sistemi predittivi, queste librerie permettono di presentare i risultati di un’analisi in modo chiaro ed esaustivo. Ad esempio, in un progetto di machine learning volto alla previsione di comportamenti di mercato, la capacità di visualizzare l’andamento dei dati attraverso grafici accurati diventa fondamentale per interpretare correttamente i risultati e per prendere decisioni informate. La sinergia tra Matplotlib e Seaborn offre infatti un livello di dettaglio e di personalizzazione che le rende indispensabili in qualsiasi flusso di lavoro volto all’analisi dei dati.

Di seguito, è riportata un esempio che dimostra quanto poco serve per la generazione di un grafico mediante le librerie Matplotlib e seaborn:

 

import matplotlib.pyplot as plt
import seaborn as sns
import numpy as np
import pandas as pd

# Impostazione del seed per la riproducibilità dei dati casuali
np.random.seed(42)

# Creazione di dati dummy: relazione lineare con rumore
x = np.linspace(0, 10, 50)
y = 2 * x + 1 + np.random.normal(0, 3, 50)

# Creazione di un DataFrame con i dati
df = pd.DataFrame({'x': x, 'y': y})

# Impostazione dello stile grafico di Seaborn
sns.set(style="whitegrid")

# Creazione di un grafico scatter con linea di regressione
plt.figure(figsize=(8, 5))
sns.regplot(x='x', y='y', data=df, marker='o', color='blue', scatter_kws={'s': 50})
plt.title("Scatter plot con linea di regressione")
plt.xlabel("Variabile X")
plt.ylabel("Variabile Y")
plt.show()

 

SciPy: strumenti scientifici per il machine learning

SciPy è una libreria di Python che integra numerosi strumenti scientifici e algoritmi avanzati per la risoluzione di problemi matematici, statistici e ingegneristici. Grazie alla sua estrema affidabilità e all’ampia gamma di funzionalità, SciPy si configura come un alleato imprescindibile per la realizzazione di progetti complessi che richiedono l’elaborazione di dati scientifici e tecniche di ottimizzazione. In un contesto dove la precisione e l’efficienza computazionale sono requisiti imprescindibili, l’utilizzo di SciPy permette di sfruttare algoritmi avanzati in modo intuitivo, offrendo una soluzione completa per le necessità di calcolo scientifico in ambito machine learning.

L’importanza di SciPy si manifesta chiaramente in scenari che richiedono l’ottimizzazione di modelli matematici o la risoluzione di equazioni differenziali, situazioni comuni in applicazioni di simulazione o in progetti di ingegneria. Un caso d’uso pratico potrebbe essere rappresentato dall’analisi di serie storiche per la previsione di fenomeni naturali o economici, dove la capacità di SciPy di implementare algoritmi di interpolazione e ottimizzazione gioca un ruolo cruciale.

L’approccio modulare di SciPy e la sua integrazione con altre librerie come NumPy e Pandas rappresentano un ulteriore elemento a favore della sua adozione, consolidando il ruolo di Python come linguaggio versatile e completo per l’analisi scientifica

Di seguito, è riportato un esempio di applicazione di una delle funzioni di SciPy, minimize, applicato alla funzione di Rosenbrock per minimizzarla:

 

import numpy as np
from scipy.optimize import minimize

# Definizione della funzione di Rosenbrock, una funzione di ottimizzazione classica
def rosenbrock(x):
    # La funzione calcola la somma su tutte le coppie di variabili
    return sum(100.0 * (x[1:] - x[:-1]**2.0)**2.0 + (1 - x[:-1])**2.0)

# Punto iniziale per la ricerca del minimo
x0 = np.array([1.3, 0.7])

# Utilizzo del metodo BFGS per minimizzare la funzione di Rosenbrock
result = minimize(rosenbrock, x0, method='BFGS', options={'disp': True})

print("Punto minimo trovato:", result.x)
print("Valore minimo della funzione:", result.fun)

 

Come scegliere la libreria giusta per il tuo progetto

La scelta della libreria Python più adatta per un determinato progetto di machine learning dipende da numerosi fattori, che spaziano dalle esigenze specifiche del problema alle risorse a disposizione, senza dimenticare la curva di apprendimento e la documentazione offerta. Per prendere una decisione informata, è fondamentale analizzare attentamente le caratteristiche di ogni libreria, valutando non solo le performance, ma anche l’esperienza d’uso e il supporto offerto dalla community. In questo senso, la conoscenza approfondita delle potenzialità di ogni strumento, come dimostrato nel percorso che abbiamo intrapreso analizzando NumPy, Pandas, Scikit-learn, TensorFlow, PyTorch, Matplotlib, Seaborn, SciPy, risulta essenziale per orientarsi in un panorama in continua evoluzione.

Valutare le esigenze del progetto

Quando si decide di intraprendere un progetto di machine learning, è indispensabile analizzare in maniera dettagliata le esigenze specifiche e identificare quali aspetti rappresentino i vincoli principali. Se l’obiettivo è quello di sviluppare prototipi in tempi rapidi e sperimentare modelli di apprendimento automatico, ad esempio, l’adozione di librerie come Pytorch  o Keras potrebbe semplificare il processo di sviluppo. È importante inoltre considerare che Python non è solo un linguaggio, ma una piattaforma completa che migliora la produttività dei web developer e degli ingegneri, grazie a un ecosistema ricco di strumenti, tutorial e una community molto seguita. In questo contesto, la scelta della libreria giusta diventa un elemento chiave per garantire l’efficacia del progetto e per ottimizzare il flusso di lavoro, soprattutto quando il sistema è destinato a essere scalabile e flessibile nel tempo.

Analizzare le esigenze significa anche valutare il tipo di dati con cui si andrà a lavorare, l’obiettivo finale dell’applicazione e la complessità degli algoritmi richiesti. Se ad esempio si lavora su un progetto di apprendimento automatico per previsioni finanziarie, l’efficienza e la rapidità di elaborazione dei dati diventano criteri decisionali fondamentali. In altri casi, l’analisi visiva dei dati attraverso strumenti come Matplotlib e Seaborn può essere determinante per comunicare i risultati ad un pubblico non tecnico. La capacità di adattarsi a scenari diversificati rappresenta uno dei motivi per cui Python è considerato un linguaggio flessibile e versatile, perfetto per rispondere alle esigenze di progetti che spaziano dal test di piccoli prototipi fino a soluzioni industriali complesse.

Considerare la curva di apprendimento della libreria

Un altro aspetto cruciale da valutare riguarda la curva di apprendimento associata all’utilizzo della libreria scelta. Alcune soluzioni, pur offrendo prestazioni straordinarie, richiedono un impegno iniziale maggiore per comprendere appieno le loro potenzialità e per sfruttarle al massimo. Librerie come TensorFlow e PyTorch, ad esempio, pur essendo estremamente potenti, possono inizialmente risultare più complesse per chi è alle prime armi, mentre soluzioni come Scikit-learn o Keras offrono un’implementazione più intuitiva e immediata. Per questo motivo, è importante bilanciare l’esigenza di performance con la facilità di utilizzo, scegliendo lo strumento più adatto al livello di conoscenza e alle risorse disponibili. La scelta di una libreria non deve essere dettata esclusivamente dalla sua popolarità o dalle sue funzionalità avanzate, ma anche dal contesto in cui si opera e dall’obiettivo finale del progetto.

Conclusioni

La scelta delle 10 migliori librerie di Python da usare per il machine learning non è frutto del caso, ma il risultato di anni di evoluzione tecnologica e di un ecosistema in continua crescita. Attraverso l’analisi approfondita di strumenti come NumPy, Pandas, Scikit-learn, TensorFlow, PyTorch, Matplotlib e Seaborn e SciPy abbiamo potuto constatare come Python rappresenti il linguaggio dell’AI e del Machine Learning, capace di offrire soluzioni adatte a ogni esigenza, dalla semplice manipolazione dei dati all’implementazione di complessi modelli di deep learning. L’importanza di imparare a usare Python è evidente non solo per il vasto panorama di applicazioni che offre, ma anche per l’enorme opportunità professionale che si apre a chi sa sfruttare appieno il potenziale delle sue librerie.

Per approfondire ulteriormente le potenzialità del linguaggio e scoprire altre applicazioni, vi invitiamo a leggere ulteriori articoli dedicati, come quello su AI e l’apprendimento automatico, che offrono spunti interessanti e approfondimenti sul tema. Inoltre, non dimenticate di esplorare le opportunità formative disponibili per diventare esperti in questi ambiti, come i corsi per corso di python, per imparare la data science e per imparare il machine learning.

Simone Truglia

AUTORE:Simone Truglia Apri profilo LinkedIn

Simone è un Ingegnere Informatico con specializzazione nei sistemi automatici e con una grande passione per la matematica, la programmazione e l’intelligenza artificiale. Ha lavorato con diverse aziende europee, aiutandole ad acquisire e ad estrarre il massimo valore dai principali dati a loro disposizione.