La versione più recente di ChatGPT ha dimostrato di poter superare l’esame di licenza medica negli Stati Uniti con grande successo, diagnosticando una rara condizione medica in pochi secondi.
Il Dr. Isaac Kohane, medico e informatico ad Harvard, ha collaborato con due colleghi per testare GPT-4 e valutare il suo comportamento in un ambiente medico.
Il risultato è stato stupefacente.
Nel suo libro di prossima pubblicazione, “The AI Revolution in Medicine”, Kohane afferma che GPT-4 ha un giudizio clinico migliore di “molti medici”.
Il sistema è stato in grado di diagnosticare correttamente una condizione rara, l’iperplasia surrenale congenita, in modo simile a come lo farebbe un medico esperto.
L’esperimento clinico, menzionato nel libro, si basa su un caso reale che coinvolge un neonato curato dal Dr. Kohane diversi anni fa. Fornendo a ChatGPT dettagli chiave raccolti dall’esame fisico del bambino, informazioni derivanti da un’ecografia e dati sui livelli ormonali, il sistema ha diagnosticato correttamente questa rara condizione che colpisce solo una persona su 100.000.
Tuttavia, nonostante l’entusiasmo per questi risultati e per le impressionanti capacità diagnostiche di GPT-4, Il Dr. Kohane sottolinea che il sistema può ancora commettere errori, soprattutto quando si basa su dati incompleti o imprecisi. Per questo motivo una delle principali sfide da affrontare consiste nel garantire e certificare che i consigli di ChatGPT siano sicuri ed efficaci per i pazienti.
E’ indubbio che l’ultima versione del chatbot di OpenAI stia aprendo nuovi orizzonti nel mondo della medicina, offrendo uno strumento potenzialmente rivoluzionario per la diagnosi e il supporto all’attività medica. Ma, al contempo, è essenziale prestare attenzione alle sfide etiche e pratiche che emergono nell’implementazione di questa tecnologia.
Solo così è possibile garantire che l’Intelligenza Artificiale diventi un alleato sicuro ed efficace per la medicina moderna.