
La generazione video con intelligenza artificiale è appena entrata in una nuova fase e Google Flow ne è uno degli esempi più avanzati. Non un semplice tool per creare clip in modo automatico, ma una vera e propria piattaforma creativa dove immagini, testo, suoni e video si intrecciano in un ambiente progettato per offrire controllo, qualità e libertà espressiva.
Scopriamo insieme perché Flow apre una strada concreta verso una produzione video sempre più accessibile e sofisticata.
Cos’è Google Flow e perché segna un’evoluzione nella video AI
Google Flow è uno strumento all’avanguardia per la creazione di video basato sull’intelligenza artificiale, sviluppato da Google Labs, che integra modelli AI avanzati come Veo, Imagen e Gemini. Questa piattaforma permette agli utenti di generare brevi clip video a partire da semplici descrizioni testuali, immagini statiche o una combinazione di risorse visive, per dare vita rapidamente a contenuti video di alta qualità.
Il sistema per creare video ultra realistici con l’IA
Flow offre un controllo inedito sulla generazione video. A differenza dei modelli precedenti che spesso creavano immagini e le animavano in modo più generico, Flow consente agli utenti di specificare il primo fotogramma del video, caricarlo o generarlo, per poi animarlo, garantendo maggiore padronanza sul risultato iniziale. La funzione “ingredients to video” permette di incorporare risorse specifiche come personaggi o ambienti, si avrà così un controllo dettagliato su ciò che appare nella scena, quasi come una modellazione 3D.
Inoltre, Flow introduce funzionalità multimodali avanzate. Oltre alla generazione video da testo e fotogrammi, integra la capacità di aggiungere effetti sonori e dialoghi. La versione più avanzata, V3, è in grado di generare audio, inclusi voci distinte per i personaggi e suoni ambientali realistici, rendendo i video molto più immersivi e professionali.
La qualità visiva e il realismo raggiungono nuove vette grazie a questo strumento. I modelli di Flow, in particolare Veo 3, mostrano una migliore comprensione della fisica e una maggiore impressione visiva, per produrre sequenze che ricordano vere e proprie scene cinematografiche.
Come si differenzia dagli altri generatori video
Google Flow si distingue dagli altri generatori video basati sull’intelligenza artificiale principalmente per la sua capacità di offrire un controllo significativamente più approfondito sul processo di creazione del video e per le sue avanzate capacità multimodali, che includono l’integrazione di audio e dialoghi.
Una delle differenze più significative di Flow rispetto ad altri generatori video AI è la sua abilità di mantenere la coerenza dei personaggi e delle scene tra le diverse clip, un aspetto cruciale per la creazione di narrazioni più lunghe e complesse. Questa coerenza è un problema comune che molti altri modelli AI faticano a risolvere.
Inoltre, Flow si distingue per l’integrazione nativa di effetti sonori e dialoghi direttamente nelle clip, una capacità che molti altri generatori video AI non possiedono, concentrandosi unicamente sulla componente visiva. I modelli Veo 3, in particolare, possono generare audio con voci distinte per i personaggi e suoni ambientali realistici. Sebbene possa occasionalmente rendere il suono più drammatico del necessario o mancare sfumature emotive, la sua capacità di generare voci credibili e suoni ambientali è notevole.
Perché interessa creator, aziende e professionisti
Per aziende e professionisti (team di marketing, piccole imprese, startup, agenzie), Flow rappresenta un “game-changer” grazie alla sua capacità di ridurre drasticamente costi e tempi di produzione video: la creazione rapida di contenuti di alta qualità diventa rapidissima perché parte da semplici prompt testuali o da immagini. Ciò permette uno storytelling creativo su larga scala con elementi visivi coerenti, ideale per lanci di prodotti o narrazioni di brand, e aumenta l’engagement sui social media con video accattivanti per piattaforme come Instagram Reels, TikTok e YouTube Shorts. Le aziende possono anche generare campagne personalizzate per nicchie di pubblico specifiche, creando contenuti mirati per annunci su Meta o Google Display Network.
Come creare video con Google Flow
Il processo di creazione video si articola in diverse fasi che offrono un controllo significativo sul risultato finale.
Inizia cliccando su “Crea nuovo progetto” per accedere all’interfaccia principale.
Flow ti offre diverse modalità per dare vita ai tuoi video:
- “Text to Video”: è la modalità più semplice, dove scrivi la scena che desideri;
- “Frames to Video”: qui hai più controllo, perché puoi generare o caricare un’immagine iniziale e finale per il tuo video, guidando l’AI;
- “Ingredients to Video”: questa è una chicca, ti permette di progettare un “set virtuale” caricando i tuoi asset (come l’immagine di un’auto o un ambiente) e combinandoli con impostazioni e stili specifici. È quasi come modellare in 3D il tuo ambiente virtuale. Tieni presente che, per ora, questa funzione lavora solo con il modello Veo 2.
Quando generi immagini o video, puoi specificare il numero di output e Google raccomanda un browser basato su Chromium per un’esperienza ottimale.
Un passaggio fondamentale è la configurazione delle impostazioni del modello, accessibili tramite l’icona delle impostazioni. Flow offre diverse versioni di Veo: Veo Fast (il più veloce, 10 crediti per generazione), Veo 2 Quality (100 crediti) e Veo 3 Quality (100 crediti, include audio e migliore fisica).
Per testare rapidamente le idee, il modello Fast è il più conveniente, mentre Veo 3 è raccomandato per la massima qualità e l’integrazione audio. È possibile controllare i crediti rimanenti dal proprio profilo. Flow permette anche di definire angolazioni e inquadrature della telecamera (es. “tilt down”, “pan right”) direttamente dalle impostazioni, sebbene queste opzioni funzionino al meglio con il modello Fast; per Veo 3, è consigliabile includere i comandi nella descrizione testuale del prompt. La capacità di aggiungere effetti sonori e dialoghi direttamente nelle clip è una caratteristica distintiva di Veo 3: puoi specificare suoni di sottofondo o identificare personaggi e le loro battute nel prompt. Una volta generati i video, puoi riprodurli a schermo intero, scaricarli (anche come GIF) o eliminarli.
Infine, lo SceneBuilder funge da timeline per assemblare, estendere, tagliare e riorganizzare le clip generate, in modo da eliminare le “allucinazioni” (incongruenze o errori dell’AI) e massimizzando l’utilizzo del metraggio. Puoi anche estendere la durata delle clip o “saltare a” (jump to) nuove inquadrature mantenendo il contesto narrativo e salvare fotogrammi specifici come asset riutilizzabili per garantire coerenza. Questo insieme di funzionalità rende Flow uno “studio AI multimodale” che democratizza la produzione video per creatori, aziende e professionisti.
Cosa rende i video più realistici rispetto ad altri tool
La qualità visiva e il realismo superiore sono garantiti dall’integrazione di modelli AI avanzati come Veo, Imagen e Google Gemini. I modelli Veo 3, considerati i più avanzati, offrono una qualità visiva eccezionale e una migliore comprensione della fisica, come la gravità e la diffusione dei liquidi, raggiungendo una qualità cinematografica e un realismo elevati, difficilmente distinguibili da contenuti girati tradizionalmente.
Le principali funzionalità di Google Flow
Google Flow è uno strumento ritenuto all’avanguardia nella creazione di video, grazie alla sua vasta gamma di funzionalità agli apici della qualità attuale del mercato.
Video generati da testo (text-to-video)
Questa è una delle modalità principali per creare video con Google Flow: gli utenti possono semplicemente digitare una descrizione testuale della scena desiderata e l’AI genererà il video corrispondente. Ad esempio, è possibile generare una complessa scena di un film d’azione con una spia che fugge, esplosioni e inseguimenti in elicottero da un semplice prompt testuale. I video prodotti in questo modo, specialmente con l’uso dei modelli Veo più avanzati, possono raggiungere una qualità cinematografica e un realismo elevati, difficilmente distinguibili da contenuti girati tradizionalmente.
Personalizzazione di attori, ambienti e movimenti
Flow si distingue per la capacità di offrire un livello di controllo più elevato nella generazione di video con intelligenza artificiale. Rispetto ad altri strumenti, permette di intervenire in modo mirato su dettagli come l’aspetto iniziale e finale di una scena, in modo da rendere più coerente e credibile il risultato visivo. Questo strumento è particolarmente efficace nel preservare elementi complessi, come oggetti o personaggi specifici, anche se non fanno parte del set di dati originario dell’AI. Ciò consente di mantenere una continuità visiva che altri generatori spesso non riescono a garantire. La gestione delle inquadrature, inoltre, può essere modulata attraverso istruzioni testuali o comandi dedicati, con risultati che variano in base al modello utilizzato.
Controllo su stile, durata e animazioni
Google Flow permette di lavorare in modo molto più controllato rispetto a tanti altri strumenti di generazione video. Chi ha familiarità con i modelli Veo può scegliere tra diverse versioni pensate per esigenze diverse: da quella più rapida e leggera, utile per fare test veloci, fino al modello più sofisticato, capace di gestire con maggiore realismo gli effetti fisici, come il comportamento dei liquidi o della gravità, e persino l’audio. È proprio con Veo 3 che si raggiunge il livello più alto di qualità, anche dal punto di vista sonoro: si possono inserire voci, suoni ambientali, rumori di fondo o vere e proprie battute dei personaggi, semplicemente inserendoli nel prompt. In alcuni casi l’AI tende a enfatizzare un po’ troppo il tono o a perdere le sfumature emotive, ma l’impatto immersivo resta comunque notevole.
L’ambiente di lavoro di Flow è pensato per offrire il massimo della flessibilità: lo SceneBuilder, ad esempio, funziona come una sorta di timeline, utile per montare le clip, allungare una scena o passare da un’inquadratura all’altra senza rompere il filo narrativo. Se una parte non convince o presenta anomalie, si può tagliare via facilmente, per evitare sprechi visto che ogni generazione ha un costo in crediti. È anche possibile salvare singoli fotogrammi da riutilizzare nei progetti successivi, utile quando si cerca coerenza visiva tra le varie scene.
Per ora i video possono arrivare fino a 8 secondi, ma si possono scaricare in buona qualità — anche in full HD, se si dispone del piano più avanzato — oppure esportare come GIF.
Supporto dai modelli Gemini e DeepMind
Google Flow nasce dall’unione delle migliori tecnologie di intelligenza artificiale sviluppate da Google. Il cuore del sistema è costituito da Veo, il modello responsabile della generazione video, affiancato da Imagen, pensato per creare immagini di alta qualità che possono essere usate, ad esempio, come punto di partenza per una scena. Anche Gemini entra in gioco, per offrire supporto nella scrittura dei prompt per renderli più efficaci e centrati. Tutti questi elementi lavorano insieme per rendere l’esperienza di creazione fluida e sorprendentemente potente.
A chi è utile Google Flow e in quali contesti
Google Flow si presenta come una soluzione versatile per un’ampia varietà di utenti e settori, grazie alla sua capacità di trasformare semplici descrizioni testuali o immagini in contenuti video visivamente accattivanti.
Creator e youtuber per produzioni autonome
Google Flow è uno studio AI multimodale pensato appositamente per chi fa della creatività il proprio mestiere, uno strumento potente per ogni tipo di creator e per chiunque abbia una grande storia da raccontare.
I creator e gli youtuber possono usare Flow per produrre in autonomia cortometraggi completi, generare diverse versioni delle scene con molteplici angolazioni di ripresa e persino creare video con effetti sonori e dialoghi. Una delle caratteristiche più utili è la capacità di mantenere la coerenza dei personaggi e della scena da una clip all’altra, un aspetto che spesso rappresenta un limite in altri generatori AI, ma che qui funziona egregiamente per narrazioni complesse o serie.
Aziende per video promozionali e formativi
Google Flow è stato specificamente pensato per qualsiasi brand che voglia sviluppare i propri contenuti in modo rapido e creativo. Nel marketing digitale, dove catturare l’attenzione è fondamentale, Flow ti offre la possibilità di creare video con l’intelligenza artificiale cinematografici e di alta qualità senza i costi e i tempi tipici delle produzioni tradizionali. È estremamente utile per le aziende che vogliono realizzare video promozionali, contenuti di marketing e materiali formativi.
Per le campagne sui social media, Flow ti aiuta a produrre video accattivanti per Instagram Reels, TikTok, Facebook Ads e YouTube Shorts, e ad aumentare l’engagement. Inoltre, ti permette di creare campagne personalizzate su vasta scala, per generare contenuti specifici per pubblici di nicchia, come un brand di prodotti per la pelle che crea un video mirato per un annuncio personalizzato. Tra i destinatari specifici ci sono piccole imprese con budget limitati, team di marketing che hanno bisogno di immagini rapide, startup che gestiscono campagne sui social media e agenzie che seguono più clienti. Flow è un “punto di svolta” per qualsiasi brand che desideri crescere attraverso una narrazione potente e contenuti visivi.
Insegnanti e ricercatori per visualizzazioni didattiche
Data la capacità di questo strumento di generare scene complesse e personalizzate, non è difficile immaginare un potenziale impiego in contesti educativi. Ad esempio, per visualizzare concetti scientifici difficili, simulare scenari storici o complessi esperimenti o creare materiali didattici interattivi. Nonostante questa potenziale utilità, le fonti non menzionano esplicitamente casi d’uso in ambito accademico o di ricerca.
Designer e registi per prototipi e concept visivi
Google Flow è un punto di svolta per l’industria cinematografica e pubblicitaria, in quanto offre a registi e designer strumenti senza precedenti per la prototipazione e la visualizzazione di concept. La funzione “Fotogrammi in video” (Frames to Video) ti permette di generare o caricare un’immagine specifica come fotogramma iniziale, con più controllo su come il video viene generato. Questo è un vantaggio enorme per definire l’aspetto iniziale di una scena o di un personaggio.
Prezzi e piani disponibili per Google Flow
Per utilizzare Google Flow, è necessario un abbonamento a Google AI. Google Flow è parte di Google AI Ultra. Attualmente, sono disponibili due piani principali che ti danno accesso a questo strumento:
- Google AI Pro Plan:
- costo: 19,99 dollari al mese;
- crediti: include un’allocazione mensile di 1.000 crediti da utilizzare su Flow e Whisk;
- caratteristiche: offre le funzionalità di base come la generazione video da testo (Text to video), da immagini (Frames to video), e la possibilità di usare lo Scene Builder per combinare più clip video. Permette di aggiungere effetti sonori e dialoghi. Dà accesso ai modelli Veo 3 e Veo 3 Fast. Include controlli limitati sulla telecamera e la gestione degli asset per organizzare immagini, prompt e contenuti. La risoluzione dei video potrebbe talvolta essere inferiore a 1080p.
- consigliato per: piccole imprese con budget limitati, creatori digitali che cercano di scalare i contenuti, team di marketing con esigenze visive rapide, startup che gestiscono campagne sui social media e agenzie che gestiscono più clienti.
- Google AI Ultra Plan:
- costo: 249,99 dollari al mese;
- crediti: include un’allocazione mensile di 12.500 crediti da utilizzare su Flow e Whisk;
- caratteristiche: offre tutte le funzionalità del piano Pro ma con meno restrizioni. Avrai controlli avanzati sulla telecamera, la funzione “Ingredients to video” per combinare immagini, impostazioni e stili e una risoluzione costante di 1080p per tutti i tuoi video. Inoltre, avrai accesso prioritario a nuovi modelli e funzionalità e accesso a tutto ciò che Google ha annunciato al suo evento IO.
I crediti vengono utilizzati ogni volta che generi un video. Il costo varia a seconda del modello Veo che scegli:
- Veo Fast: è il modello più veloce e costa 10 crediti per generazione. È utile per testare rapidamente delle idee o creare cinematiche semplici che non richiedono fisiche complesse. Tuttavia, offre una qualità inferiore e le impostazioni degli angoli della telecamera funzionano solo con questo modello;
- Veo 2 Quality: questo modello costa 100 crediti per generazione. Offre video di qualità superiore, ma non ha l’audio;
- Veo 3: questo è il modello più avanzato e costa 100 crediti per generazione. Offre la migliore qualità, include l’audio e ha una migliore fisica. È considerato la scelta migliore per clip che necessitano di suono e voci. I modelli di qualità (Veo 2 Quality e Veo 3) generano più lentamente e usano più crediti.
Come iniziare subito con Google Flow
Una volta che hai fatto l’accesso al sito di Flow con il tuo account Google, devi cliccare su “New project” per iniziare una nuova creazione. Lì troverai la tua interfaccia di lavoro e anche lo Scene Builder, che ti sarà utilissimo più avanti se vorrai assemblare un vero e proprio cortometraggio.
Attraverso l’icona delle “Settings” (l’ingranaggio) puoi configurare le opzioni. Qui puoi decidere quante versioni del video vuoi ottenere per ogni prompt (per default sono due, ma ti consigliamo di impostarlo a uno per non sprecare crediti, specialmente se stai ancora perfezionando il prompt iniziale). Puoi anche scegliere il modello Veo da utilizzare.
Quando scrivi il prompt, puoi essere estremamente dettagliato. Con Veo 3, puoi includere effetti sonori (“musica di sottofondo”, “onde che si infrangono”) e persino dialoghi, specificare chi parla e racchiudere le parole tra virgolette. Una delle forze di Flow è la sua capacità di mantenere la coerenza di personaggi e scene attraverso le clip. Puoi anche definire le angolazioni e inquadrature della telecamera direttamente nel prompt se usi Veo 3, dato che i controlli visivi funzionano solo con Veo Fast.
Dopo la generazione, potrai vedere le tue clip. Flow ti permette di riprodurle, vederle a schermo intero, scaricarle (anche in formato GIF o con upscaling a 1080p) o eliminarle. Se il video non è perfetto, per via di quelle che vengono chiamate “allucinazioni” dell’AI, puoi usare lo Scene Builder per tagliare le parti inutilizzabili. È una vera e propria timeline dove puoi estendere le clip, salvarne un singolo fotogramma come asset per usi futuri o assemblare l’intera storia. Una volta che hai tutto pronto, puoi scaricare l’intero progetto per la post-produzione.
Google Flow e gli altri strumenti video AI
Rispetto ad altri strumenti video AI come Sora di OpenAI, Dream Machine di Luma Labs e Runway AI, Flow si distingue per il suo elevato grado di fedeltà nel rispetto dei prompt e per la qualità cinematografica delle immagini generate, con una resa realistica della fisica e dei movimenti. Flow offre anche la generazione nativa di audio, inclusi dialoghi e suoni ambientali. Sora di OpenAI è un concorrente diretto, anche se Google con Flow rivendica una migliore coerenza tra scene e una maggiore personalizzazione tramite l’uso di asset propri, cosa che lo rende particolarmente adatto a chi desidera un prodotto finale più raffinato e professionale.
Tool compatibili e strategie d’integrazione
Dal punto di vista della compatibilità, Flow si avvantaggia dell’interoperabilità garantita dal Model Context Protocol (MCP), che permette agli agenti AI di comunicare e scambiarsi dati in modo fluido. Ciò facilita l’integrazione con altre applicazioni AI di Google e di terze parti e amplia le possibilità di utilizzo in flussi di lavoro creativi e produttivi.
Strategicamente, Google punta a un’integrazione stretta con i servizi del proprio ecosistema Workspace, come Gmail, Drive, Calendar e Docs, grazie al modello Gemini che può accedere con consenso ai dati personali per personalizzare risposte e contenuti. Questo significa che, in futuro, Flow potrebbe attingere a risorse e dati presenti in queste app per arricchire la narrazione video o automatizzare parti del processo creativo e rendere la produzione più fluida e contestualizzata.
Inoltre, Google si dedica a strumenti complementari come Stitch, che crea interfacce utente AI-driven, e Gemini Live, che permette la condivisione in tempo reale di fotocamera e schermo, potenzialmente integrabili con Flow per estendere l’esperienza collaborativa e interattiva nella produzione video.
Come ottenere il massimo dalla generazione video AI
Per ottenere il massimo dalla generazione video AI consigliamo di adottare una strategia che unisca chiarezza creativa, personalizzazione e ottimizzazione tecnica. Innanzitutto, è importante partire da uno script o da un testo ben strutturato e sintetico, che comunichi un messaggio chiaro e diretto, evitando lunghe spiegazioni che rischiano di appesantire il video. La qualità dei contenuti visivi generati dipende molto dalla pertinenza delle immagini e delle clip selezionate o create automaticamente, che devono essere coerenti con il tema e il brand per mantenere efficacia comunicativa.
Senza dubbio la sperimentazione continua è fondamentale: provare formati diversi, aggiornarsi sulle nuove funzionalità AI e monitorare i risultati con dati analitici consente di affinare la strategia video, per mantenere alta la qualità e la rilevanza del contenuto prodotto.
Best practice per creare video realistici ed efficaci
Per creare video realistici ed efficaci con l’AI, è importante anzitutto mantenere i video brevi e visivamente accattivanti: l’attenzione degli spettatori cala rapidamente, quindi è consigliabile un’apertura forte e immediata che comunichi il valore del contenuto, con cambi di scena dinamici e testi animati per mantenere vivo l’interesse, preferibilmente con una durata inferiore ai due minuti.
La chiarezza e la specificità nei prompt sono altrettanto importanti: descrivere dettagliatamente movimenti, inquadrature e atmosfera aiuta l’AI a generare immagini e animazioni più realistiche e coerenti. Per esempio, indicare un “primo piano con zoom graduale” o un’“illuminazione soffusa al tramonto” permette di ottenere un risultato visivo più ricco e credibile. L’uso di verbi d’azione e la semplificazione delle azioni complesse facilitano la comprensione da parte dell’AI e migliorano la fluidità del video.
Un altro aspetto chiave è la personalizzazione del video, includere elementi come font, colori, loghi, musica e voci narranti appropriate al target e al messaggio, per aumentare il coinvolgimento emotivo senza distrarre. L’inserimento di sottotitoli migliora ulteriormente l’accessibilità e la comprensione e amplia il pubblico potenziale.
Per la produzione, consigliamo di testare diversi strumenti AI per valutare qualità, velocità e funzionalità aggiuntive come la generazione automatica di sottotitoli o miniature ottimizzate per il click-through rate. Strumenti come Runway (Gen-3 Alpha Turbo) combinati con generatori di immagini come Flux permettono di ottenere video ultra-realistici, mentre piattaforme come DeepBrain AI offrono avatar fotorealistici e supporto multilingue, utili per contenuti globali e professionali.
Se vuoi approfondire questi argomenti, un corso di generative AI ti aiuterà a comprendere i meccanismi della generazione dei contenuti visivi grazie all’AI.
Il futuro dei video AI secondo Google Flow
Google immagina un futuro in cui la produzione video non richiede più competenze tecniche approfondite, ma diventa un processo rapido e intuitivo, in cui creativi e registi possono visualizzare e sviluppare idee con pochi input testuali o immagini. L’obiettivo è rendere la narrazione visiva più accessibile, per sperimentare e dare vita a concept visivi in modo immediato, quasi come se si stesse disegnando una storyboard dinamica.
L’integrazione di audio, dialoghi e suoni ambientali generati nativamente da Veo 3 eleva la qualità immersiva dei video, verso risultati comparabili a quelli di produzioni cinematografiche, pur con un’interfaccia semplice e user-friendly.
Il futuro prossimo delineato da Google Flow si inserisce in un ecosistema più ampio di AI multimodale e personalizzata, dove Gemini e altri modelli AI si integrano con servizi cloud, strumenti di produttività e interfacce utente AI-driven, per supportare non solo la creazione ma anche la gestione e la distribuzione dei contenuti video in modo intelligente e scalabile.
L’impatto sul lavoro dei content creator
L’impatto di Google Flow sul lavoro dei content creator sarà certamente significativo, poiché questa piattaforma AI rivoluziona il modo di creare video, e rende la produzione più accessibile, veloce e creativamente fluida.
Questo significa poter sperimentare e dare vita a idee visive in modo immediato, senza dover passare per lunghi processi di ripresa, montaggio o post-produzione. La possibilità di controllare angolazioni di camera, modificare scene in tempo reale e gestire asset creativi in modo integrato aumenta la produttività e apre nuove possibilità narrative, al fine di favorire una creatività più libera e iterativa.
Nuove opportunità per studenti, professionisti e imprese
Google Flow apre nuove opportunità significative per studenti, professionisti e aziende.
Per gli studenti, Flow costituisce uno strumento accessibile che permette di trasformare idee e progetti in video cinematografici senza la necessità di competenze tecniche avanzate. I professionisti, in particolare nel campo del marketing, della comunicazione e della produzione audiovisiva, possono sfruttare Flow per ridurre drasticamente tempi e costi di realizzazione, con un alto livello qualitativo. Per le imprese, Flow rappresenta un potente alleato per la produzione di contenuti video destinati a campagne pubblicitarie, formazione interna, presentazioni e comunicazione istituzionale.
Google Flow non è semplicemente un software, ma un nuovo spazio di creazione dove l’AI diventa alleata del pensiero visivo. Con modelli evoluti, funzioni pensate per chi lavora con l’immagine e un’attenzione particolare alla coerenza narrativa, offre strumenti fino a poco tempo fa riservati a produzioni di alto livello.
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