Il chatbot AI di Google
Google ha annunciato un chatbot AI per competere con ChatGPT chiamato “Bard”
Dopo il rilascio di ChatGPT di OpenAI, la popolarità della tecnologia AI generativa ha spinto infatti gli executive di Google a dichiarare un “codice rosso” e a correre ai ripari, richiamando all’interno della società anche i 2 founder Larry Page e Sergey Brin.
Nell’annuncio, il CEO di Google Sundar Pichai ha dichiarato che Bard è ora disponibile per “tester affidabili” e sarà disponibile in modo più ampio “nelle prossime settimane”.
Come ChatGPT, Bard recupererà informazioni dal web per “fornire risposte di alta qualità”. Le applicazioni per Bard sono molteplici poiché utilizza tutte le informazioni disponibili su internet. Bard sarà alimentato da una versione ridotta e “leggera” di LaMDA, il modello linguistico nato ancor prima di ChatGPT e che prende il nome da Language Model for Dialogue Applications, cioè Modello di Linguaggio per Applicazioni di Dialogo.
Ecco nel dettaglio quanto dichiarato da Google in occasione dell’annuncio:
L’AI è la tecnologia più profonda su cui stiamo lavorando oggi. Sia che aiuti i medici a rilevare le malattie in modo più precoce o che permetta alle persone di accedere alle informazioni nella propria lingua, l’AI aiuta le persone, le imprese e le comunità a sfruttare il loro potenziale. E apre nuove opportunità che potrebbero migliorare significativamente la vita di miliardi di persone. Ecco perché abbiamo riorientato l’azienda intorno all’AI sei anni fa – e perché la vediamo come il modo più importante per realizzare la nostra missione: organizzare le informazioni del mondo e renderle universalmente accessibili e utili.
Da allora abbiamo continuato a fare investimenti in ogni ambito dell’AI, e Google AI e DeepMind stanno avanzando lo stato dell’arte. Oggi, la scala delle più grandi computazioni AI si raddoppia ogni sei mesi e allo stesso tempo, le AI generative avanzate e i grandi modelli di linguaggio catturano l’immaginazione delle persone in tutto il mondo. In effetti, il nostro progetto di ricerca Transformer e il nostro articolo di riferimento del 2017, così come i nostri importanti progressi nei modelli di diffusione, sono ora alla base di molte delle applicazioni AI generative che si vedono oggi.
È un momento davvero emozionante per lavorare su queste tecnologie trasformando la ricerca e le scoperte in prodotti che davvero aiutano le persone.
Due anni fa abbiamo svelato capacità di conversazione di nuova generazione alimentate dal nostro modello LaMDA. Ora stiamo lavorando a un servizio sperimentale di AI conversazionale, alimentato da LaMDA, che abbiamo chiamato Bard. Lo abbiamo aperto a tester affidabili prima di renderlo disponibile al pubblico in modo più ampio nelle prossime settimane.
Bard mira a combinare la vastità delle conoscenze del mondo con la potenza, l’intelligenza e la creatività dei nostri grandi modelli di linguaggio. Si basa su informazioni dal web per fornire risposte fresche e di alta qualità.
In quella che è una definizione molto suggestiva, Google in questo articolo sostiene che Bard “sarà un Outlet per la creatività e un Launchpad per la curiosità”.
Infine vengono citati i principali progetti AI del colosso di Mountain View e gli sviluppi futuri dell’Intelligenza Artificiale:
Google, si legge, sta lavorando per portare i suoi ultimi avanzamenti in intelligenza artificiale nei suoi prodotti. Con tecnologie AI come LaMDA, PaLM, Imagen e MusicLM, si stanno creando modi completamente nuovi per interagire con le informazioni, dalla lingua alle immagini, al video e all’audio.
L’intelligenza Artificiale può approfondire la comprensione delle informazioni e trasformarle in conoscenza utile in modo più efficiente, permettendo alle persone di trovare ciò che stanno cercando. Presto vedremo AI-powered features in Google Search che sintetizzeranno informazioni complesse e molteplici prospettive in formati facili da comprendere, che permetteranno di comprendere più rapidamente e imparare di più dalla rete.