
Come ben sai, negli ultimi anni, l’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale (AI) ha trasformato radicalmente il nostro modo di cercare informazioni e interagire con la tecnologia. Se un tempo il motore di ricerca era l’unico strumento per ottenere risposte, oggi le generative AI hanno introdotto una modalità più interattiva e personalizzata di accesso ai dati.
Perplexity AI si colloca proprio in questa nuova frontiera, a metà strada tra i motori di ricerca tradizionali come Google e i modelli di linguaggio avanzati presenti in Chat GPT (es. GPT-4, e GPT-4.5 , GPT-4o).
Questo strumento unisce il meglio di entrambi i mondi: offre risposte rapide e dettagliate, supportate da fonti verificate, e al tempo stesso mantiene una capacità conversazionale che lo rende più intuitivo da usare rispetto a una classica ricerca su Google, almeno fino a quando Google Search Generative Experience (SGE) non farà il suo ingresso ufficiale anche nel nostro paese.
Ma quali sono le reali potenzialità di Perplexity AI, come funziona e in cosa si differenzia da altre soluzioni di AI generativa?
Cos’è e a cosa serve Perplexity: caratteristiche principali
Partiamo dalle basi: cos’è Perplexity AI? Perplexity è un motore di ricerca conversazionale e un chatbot basato su modelli di intelligenza artificiale generativa, progettato per elaborare query complesse e fornire risposte sintetiche e documentate. Il suo obiettivo è migliorare il processo di ricerca, eliminando la necessità di esplorare manualmente molteplici fonti e restituendo direttamente informazioni contestualizzate ed affidabili.
Perplexity offre agli utenti la flessibilità di scegliere tra diversi modelli linguistici in base alle specifiche attività da svolgere, come ricerche sul web, debugging di codice o analisi di paper accademici.
Il suo vero punto di forza risiede nella sinergia tra modelli LLM avanzati, Machine Learning (ML) ed elaborazione del linguaggio naturale (NLP), garantendo risposte precise, affidabili e sempre supportate da fonti verificate.
La sua principale innovazione sta nella capacità di cercare attivamente informazioni su Internet per fornire risposte più affidabili rispetto ai modelli basati esclusivamente sui dati di addestramento. Per farlo, utilizza modelli open-source come Mistral 7B (della startup Mistral) e Llama2 di Meta, combinati con un sistema di ricerca basato su Bing, che gli consente di accedere in tempo reale alle informazioni più recenti.
Come funziona Perplexity AI
Dal punto di vista tecnico, il funzionamento di Perplexity AI si basa su una combinazione di tecnologie avanzate che coinvolgono diversi livelli di elaborazione.
Quando un utente pone una domanda, Perplexity segue un processo in più fasi.
Ricerca e indicizzazione delle fonti
Il sistema esegue una ricerca web per la query inserita, analizza quindi l’indice di ricerca, selezionando pagine pertinenti e gli snippet in primo piano correlati alla domanda.
Elaborazione da parte del modello AI
I dati raccolti vengono passati al chatbot basato su LLM, che esamina le pagine web e estrae le informazioni più rilevanti.
Il modello genera così una risposta strutturata, fornendo citazioni dirette alle fonti consultate, per garantire la massima trasparenza e ridurre il rischio di errori o dati imprecisi.
Una delle caratteristiche chiave di Perplexity AI è la sua attenzione alle fonti utilizzate nell’output: diversamente da altri modelli di AI generativa, il sistema è stato addestrato per non fornire risposte prive di fonti verificabili, seguendo un approccio simile a quello degli articoli accademici. Questa logica di funzionamento riduce significativamente il rischio di allucinazioni AI e migliora l’affidabilità delle informazioni.
Inoltre, Perplexity offre un’esperienza di ricerca interattiva e dinamica, per cui ogni risposta è accompagnata da suggerimenti di domande correlate, consentendo di approfondire facilmente un argomento con un semplice clic.
Funzionalità avanzate per utenti registrati
Per gli utenti che creano un account, Perplexity offre ulteriori strumenti per personalizzare e migliorare l’esperienza di ricerca, per esempio:
- il salvataggio delle sessioni di ricerca (Thread) , per cui ogni singola ricerca può essere salvata, condivisa e visualizzata da altri utenti, con statistiche su visualizzazioni, condivisioni e “Mi piace”;
- l’interazione con i Thread pubblici, che consente di esplorare ricerche condivise da altri utenti e aggiungere domande di follow-up per espandere la discussione;
- la gestione delle fonti, che permette di selezionare o escludere specifiche fonti, garantendo che le informazioni provengano da siti affidabili e rilevanti per la propria ricerca;
- La possibilità di caricare documenti (es. PDF, testo, codice ed immagini) per analizzarli ed ottenere risposte più specifiche e basate sul contenuto.
Ecco perché più che di motore di ricerca, possiamo parlare di una vera e propria piattaforma di conoscenza collaborativa dove, anche con il supporto di tecniche di prompt engineering, gli utenti possono affinare i risultati e ottenere informazioni sempre più accurate e pertinenti.
Differenze da Google, Gemini e Chat GPT
Nel confronto tra Perplexity AI, Google, Google Gemini e ChatGPT, è fondamentale comprendere le loro differenze strutturali e i casi d’uso più adatti per ciascuna piattaforma.
Partiamo da Google, da sempre il punto di riferimento nella ricerca online grazie all’enorme database di pagine indicizzate e algoritmi avanzati per il ranking dei contenuti. Come abbiamo visto, il motore di ricerca tradizionale fornisce solo un elenco di risultati, lasciando all’utente il compito di esplorare e verificare le informazioni autonomamente.
Perplexity AI, invece, interroga direttamente le fonti, le analizza e genera risposte sintetiche corredate di citazioni, offrendo un’esperienza più simile a un assistente AI conversazionale. In questo senso, si tratta di un’alternativa a Google per chi desidera informazioni immediate e strutturate, senza dover navigare manualmente tra molteplici link.
Sappiamo, però, che anche il colosso di Mountain View sta evolvendo rapidamente in questa direzione con Google SGE (Search Generative Experience), la sua versione che integra l’AI generativa nei risultati di ricerca (al momento non disponibile in Italia).
Che dire invece del confronto con ChatGPT? Entrambi gli strumenti sfruttano modelli avanzati di intelligenza artificiale, ma sono progettati per scopi differenti.
Perplexity è ottimizzato per la ricerca documentata, integrando strumenti di analisi avanzata come il riconoscimento delle entità, la classificazione del testo e la verifica delle fonti. Il che lo rende particolarmente utile per esempio per le ricerche accademiche.
ChatGPT, invece, si distingue per la generazione di contenuti testuali. È ideale, quindi, per scrivere articoli, riassunti, copy pubblicitari, sviluppare script per chatbot e creare testi creativi come poesie o racconti. Tuttavia, nella versione gratuita, non ha accesso diretto a Internet e le sue risposte si basano su dati di addestramento che possono essere obsoleti.
Ma c’è un altro player con cui vale la pena fare il confronto, stiamo parlando di Gemini. Rispetto a Perplexity AI, questo sistema AI è più simile a ChatGPT, essendo pensato per rispondere a domande complesse e creare testi elaborati. Tuttavia, a differenza di Perplexity, non offre la stessa trasparenza nelle fonti e non è ottimizzato per la ricerca documentata.
Perplexity rimane, dunque, un’opzione più efficace per chi necessita di informazioni affidabili e verificate, mentre Gemini può essere un’alternativa interessante per chi cerca un assistente AI integrato nell’ecosistema Google.
Chi ha sviluppato Perplexity
Ma chi c’è dietro il successo di questo innovativo motore di ricerca conversazionale? Perplexity nasce nell’agosto 2022 da Andy Konwinski, Aravind Srinivas, Denis Yarats e Johnny Ho, e guadagna rapidamente popolarità, raggiungendo in pochi mesi oltre due milioni di utenti attivi mensili.
Proprio in questo contesto, la difficoltà di accedere e utilizzare le conoscenze racchiuse nei modelli su cui lavoravano, li ha spinti a creare una soluzione che unisse la potenza dell’AI generativa con la precisione della ricerca online in real time.
Quanto costa utilizzare Perplexity
Il piano Pro di Perplexity AI ha un costo di 20 dollari al mese, ma chi sceglie la sottoscrizione annuale può risparmiare qualcosa, pagando 200 dollari all’anno. Questa opzione è particolarmente vantaggiosa per tutti quegli utenti che necessitano di un elevato volume di interrogazioni e vogliono accedere senza restrizioni a tutte le funzionalità avanzate della piattaforma.
Versione gratuita
Perplexity propone al mercato una versione gratuita, accessibile senza necessità di creare un account, sebbene con alcune limitazioni. Gli utenti possono effettuare ricerche illimitate, ma senza la possibilità di visualizzare la cronologia delle query o caricare file come PDF.
Per sbloccare queste funzionalità, è necessario registrarsi gratuitamente, ottenendo così anche l’accesso al modello avanzato Copilot, che utilizza l’AI per migliorare la qualità delle risposte. Tuttavia, gli utenti non paganti possono usare Copilot solo cinque volte ogni quattro ore, il che rappresenta un limite significativo per chi necessita di un uso intensivo dello strumento.
Piano a pagamento
Per chi volesse eliminare le restrizioni della versione gratuita, è disponibile il piano Perplexity Pro, che offre 600 query Copilot ogni 24 ore, utilizzando modelli avanzati come GPT-4 e Claude 2.1 per garantire risposte più precise e personalizzate. Gli utenti Pro possono inoltre accedere a GPT-4 anche per le ricerche standard (gli utenti gratuiti utilizzano invece GPT-3.5), caricare un numero illimitato di file, generare immagini e beneficiare di un supporto prioritario con tempi di risposta tra 8 e 12 ore.
Le query effettuate su Perplexity, Claude 2.1 e GPT-4 vengono conteggiate insieme nel contesto di Copilot, con un tetto indicato di 300+ ricerche al giorno, sebbene la documentazione ufficiale riporti un massimo di 600 utilizzi quotidiani.
Perplexity come alternativa a Google e ChatGPT
Stabilire un vincitore tra Perplexity AI, ChatGPT e Google non è semplice, poiché tutti questi strumenti sono stati progettati per scopi differenti e presentano punti di forza e limiti specifici.
Quando usare Perplexity rispetto a Google
Google rimane imbattibile quando si tratta di esplorare il web in autonomia. Tuttavia, se vuoi una risposta immediata, sintetizzata e con fonti verificate, Perplexity AI è la scelta migliore.
È perfetto, dunque, per chi cerca risposte rapide senza dover analizzare decine di link, per professionisti e studenti che necessitano di informazioni affidabili e per chi ha bisogno di un assistente AI che possa contestualizzare la conversazione.
Una via di mezzo fra la chat di OpenAI e i motori di ricerca tradizionali
Oggi, la possibilità di cercare informazioni in tempo reale potrebbe sembrare una funzione scontata, ma quando Perplexity AI è stato lanciato, rappresentava una vera innovazione. Nel 2022, infatti:
- ChatGPT non aveva ancora accesso al web e si basava esclusivamente su dati di addestramento fermi al 2021;
- Bing Chat (che poi è diventato Copilot con Bing) non era ancora stato introdotto;
- I motori di ricerca tradizionali come Google non avevano ancora sviluppato un sistema di AI generativa integrata nei risultati di ricerca.
L’elemento che ha permesso a Perplexity AI di distinguersi è stata proprio la capacità di combinare modelli AI con un motore di ricerca attivo, generando risposte contestualizzate e supportate da fonti. Una caratteristica indispensabile per chi lavora con dati sempre aggiornati, come analisti, ricercatori e professionisti del settore AI.
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