Un gruppo di ricercatori dell’Università di Stanford ha creato un mondo virtuale popolato da 25 personaggi dotati di Intelligenza Artificiale e basati su ChatGPT.
Il chatbot di OpenAI ha supportato questi agenti intelligenti per permettere loro di interagire simulando pattern di comportamenti umani.
Nell’ambiente creato dai ricercatori, i 25 personaggi AI conducono vite apparentemente normali: si svegliano, preparano la colazione, vanno al lavoro, interagiscono tra loro e formano opinioni. Gli artisti dipingono, gli scrittori scrivono e tutti pianificano le loro attività quotidiane.
Questi agenti generativi hanno interagito tra loro in modo sorprendentemente simile a come farebbe un gruppo sociale reale. Quando è stato chiesto ad uno dei personaggi di ospitare una festa, inviti, preparativi e coordinamento hanno coinvolto tutti gli agenti, che si sono assicurati di arrivare all’evento nello stesso momento.
I ricercatori hanno utilizzato un gruppo di controllo di 25 persone, in carne e ossa, che hanno interagito con i personaggi nell’ambiente virtuale. Chi si è confrontato con gli altri esseri umani ha avuto l’impressione che fossero meno realistici delle loro controparti AI.
Ma non sono mancati neanche gli errori, alcuni grossolani, come più agenti che sono entrati in un bagno contemporaneamente nonostante fosse già occupato.
Lo studio va contestualizzato e le potenzialità applicative, soprattutto nell’industria dei videogiochi, sono sbalorditive.
Basta immaginare un open world in cui gli NPC (Non-Playable Character) interagiscono tra loro in modo ancora più realistico e autonomo, rendendo l’esperienza di gioco più coinvolgente.
Tuttavia, al momento, l’applicazione di ChatGPT in ambito videoludico non è ancora praticabile. La simulazione di soli due giorni nell’ambiente virtuale ha infatti comportato costi di migliaia di dollari in token per l’utilizzo della tecnologia generativa.
L’esperimento rappresenta un passo significativo nella comprensione delle potenzialità dell’AI e nell’analisi delle interazioni tra agenti intelligenti. La prospettiva di un futuro in cui i mondi virtuali si avvicinano sempre più alla realtà appare entusiasmante e ricca di opportunità.